L'ARTISTA

BIOGRAFIA

Una pazienza tenace, una forza sorridente, una lentezza distaccata da tutti i formalismi, Rebecchi ama anche la fatica del suo bel lavoro.

Roberto Rebecchi nasce a San Felice sul Panaro (MO) il 15 Maggio 1911, nel 1913 la sua famiglia si trasferisce a Sermide (MN). Inizia i suoi studi artistici all’Accademia “Cignaroli” di Verona, conseguita la maturità artistica compie i propri studi coi migliori maestri all’Accademia di BBAA di Venezia.

Pur essendo iscritto al corso di scultura segue il corso di Pittura di Virgilio Guidi, quando questi nel ’35 si sposta a Bologna, Rebecchi ed altri lo seguono per stima ed amicizia, ha così la grande opportunità di incontrare Giorgio Morandi che, con maestria, guiderà le sue esperienze incisorie.
In questi anni Rebecchi modella molto; si sposta per sete di novità a Milano dove incontra e viene apprezzato da Arturo Martini.
Conosce gli esponenti di “Corrente” e Treccani e pubblica delle sue acqueforti sulla loro rivista.
Diplomatosi in scultura e incisione, torna a Venezia (che lo aveva rapito anche emotivamente) per iscriversi alla Facoltà di Architettura ma si vede costretto ad interrompere gli studi a causa della guerra.

Durante il periodo bellico moltissime sue opere saranno distrutte; altre rimangono: sculture-ritratto modellate durante il servizio militare, taccuini e taccuini di disegni da cui trarrà in seguito delle incisioni.

Nel 1945, al ritorno, presenta 12 bronzi all’Accademia di BBAA di Firenze.

Sono gli anni ’50 e l’insegnamento prima e la direzione dell’Istituto Statale d’Arte di Castelmassa (RO) poi, lo portano ad una sedentarietà che lo isolerà molto.

Muore a Verona il 4 Giugno 1997.

PER APPROFONDIRE

Inizia l'attività artistica nel 1932 partecipando a mostre sindacali provinciali, interprovinciali, e nazionali. Partecipa, nel 1935, ai Prelittoriali della cultura e dell'arte a Roma, con la scultura Mater Lictoria e realizza tre illustrazioni per l'opera editoriale "Vita di Arnaldo". 


Prende parte alla Quarta Mostra Provinciale d'Arte, realizzata in occasione della V Settimana Mantovana nelle Sale di Palazzo Aldegatti, con i due dipinti Isola di S. Giorgio, Rio Lungo e una Testa in gesso. Espone al concorso "S. Remo 1936" quindi interviene con i dipinti Pascolo di settembre, Campo di giugno e con la scultura Ragazzi alla finestra, alla Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Belle Arti Emilia-Romagna tenutasi a Bologna, nel Palazzo del Podestà, dal 4 novembre al 31 dicembre 1936. 


Dal 1936 al 1940 con il gruppo letterario di Bologna, collabora con disegni e incisioni alla pagina letteraria del "Corriere padano" di Ferrara, ed anche con la rivista "Corrente" di Milano, che pubblica le sue incisioni. 


Nel 1937 esegue un Bronzo tombale per la Famiglia Federzoni-Morselli per il Cimitero di Sermide. Dal I° al 28 ottobre 1939 figura alla Mostra Sindacale d'Arte nel Castello Estense di Ferrara con tre dipinti: Pianura sul Po, Campo di grano, Fabbriche, con le due acqueforti La Torre e Campagna, oltre alle due sculture Testa e Balilla. Partecipa alle operazioni di guerra dal 1940 al 1945. 


Nel giugno-settembre 1942 partecipa alla XXIII Esposizione Internazionale d'Arte - Biennale di Venezia, nel Padiglione della Regia Aeronautica con la Medaglia dedicata a Nello Quilici. Nel 1945, ordina una mostra personale di 12 bronzi (ritratti eseguiti durante la guerra) a Firenze, presso la R. Accademia di Belle Arti. Al ritorno dalla guerra nel maggio 1945 trova la sua casa sermidese totalmente distrutta dai bombardamenti americani. 


Dal 9 al 24 marzo 1946, tiene una mostra personale alla Galleria del Pioppo di Mantova dove espone 16 sculture 18 dipinti, 40 piccoli dipinti e 25 acqueforti; nel catalogo testi di Scarpa, Zille, Biral e Morucchio. Nel luglio, partecipa alla I° Mostra degli Artisti Sermidesi, dove allestisce una mostra personale con sculture, dipinti e acqueforti. L'anno successivo ripete l'esperienza con una nuova personale alla II° Mostra degli Artisti Sermdesi. Nell'agosto, alla Mostra d'arte di Quistello, figura con alcune sculture; Faccioli sulla Gazzetta di Mantova scrive: "Rebecchi c'è Parso eccessivamente meticoloso nei suoi busti". Ordina una mostra personale di scultura a Venezia presso l'Opera Bevilacqua La Masa, dall'8 al 24 gennaio 1948. 


Dal 1948 al 1955 dirige la Scuola Statale di Avviamento Professionale "Virgilio" di Sermide. 

Nel settembre 1952 prende parte al V Premio Suzzara con le sculture Giocoliere in riposo e Contadina del Po. A Roma, nel 1953, figura alla rassegna "EA53 Mostra delle arti figurative"; per l'occasione la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli acquista il bassorilievo La Pietà dei contadini. Sempre lo stesso anno, vince il Premio Ministero P. I. per la Scultura col bronzetto Atleta in riposo. 


Alla 33 Biennale Nazionale d'Arte Sacra di Novara, del 1954, figura con una personale di sculture. Partecipa alla "Prima Mostra Nazionale d'Arte Sacra Contemporanea" a Bologna, dal 17 ottobre 1954, con le opere Pietà dell'uomo, San Michele, Crocifissione. È tra gli artisti segnalati. Dirige dal 1955 al 1968 l'Istituto Statale d'Arte di Castelmassa (RO). 


Nel 1957 prende parte alla "Mostra Nazionale di Arte Figurativa" organizzata dall'UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) a Napoli, con le opere Pietà dell'uomo e Crocifissione. Partecipa alle mostre dell'UCAI anche negli anni seguenti. Dal 3 al 15 maggio 1958, organizza alla Galleria San Vidal di Venezia, una mostra personale dei suoi più recenti bassorilievi del Po, definiti da Gigi Scarpa "paesaggio scolpito e autonomo che non ha precedenti nella scultura italiana ed europea".


A Novara, nel 1959, tiene una personale nell'ambito della 43 Internazionale d'Arte Sacra, per l'occasione presenta solo opere di scultura. Dal dicembre dello stesso anno all'aprile 1960, è presente all'VIII Quadriennale di Roma. Nel 1960, esegue la porta del tabernacolo dell'altare maggiore della Chiesa Parrocchiale di Sermide.


A Roma, dal giugno al settembre dello stesso anno, interviene alla mostra collettiva presso la Galleria d'Arte Sacra Contemporanea dei Padri Agostiniani. Nel 1961 prende parte alla Prima Mostra Internazionale d'Arte Sacra, alla Stazione Marittima di Trieste, dal 25 maggio all'8 luglio, con la scultura in gesso patinato Annunciazione.


Nel quartiere residenziale di Badia a Brescia, inaugura il 4 novembre 1963, il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, si tratta di un gruppo in bronzo, con dimensioni al vero, che raffigura una Madonna che sorregge il Cristo morto. Dal 1968 al 1974 gli viene data la dirigenza dell'Istituto Statale d'Arte "N. Nani" di Verona.


Nel 1977 ordina tre mostre personali, la prima inaugurata il 1° Maggio, in occasione del "Premio Bettona" di Bettona, dove espone sculture ed acqueforti, la seconda si tiene nella Villa Pellegrini di Castion Veronese, dove presenta sculture (bassorilievi del Po) ed acqueforti, con presentazione in catalogo di Licisco Magagnato; la terza, a cavallo tra il 1977 e il 1978, presso l'Hotel Rovereto di Rovereto, per l'occasione mette in mostra sculture e acqueforti. Pubblica pure una cartella di quattro acqueforti con presentazione di Gilberto Altichieri. 


Dal 12 al 21 giugno 1979, ordina una mostra personale di acqueforti, presso la Galleria Santo Stefano di Venezia; in catalogo è presentato da Gigi Scarpa. 


Nel maggio 1981 licenzia una cartella con Quattro acqueforti, accompagnata da un catalogo con testo di Gigi Scarpa. Dal 26 settembre al 3 ottobre, a cura del Comune di Sermide nel Palazzo Municipale, gli viene dedicata un'ampia personale ove presenta 16 sculture e 50 acqueforti. Presso la Galleria Campidoglio di Verona, presentato da Licisco Magagnato, ordina una mostra personale nell'ottobre 1984. 


A Milano, nel 1986, presso la Fondazione Corrente, gli viene dedicata una mostra personale di sculture e acqueforti con presentazione di Mario De Micheli. 


Tra gli anni Ottanta e Novanta aggiunge alla sua ricca produzione anche opere astratte, iniziando prima con nuove acqueforti e producendo, poi, anche bronzetti astratti come potenziali bozzetti per opere più grandi che andassero a incorniciare il paesaggio padano che sempre lo accompagnò in vita. 

Dall'11 agosto 1990 ordina una mostra personale con opere di pittura, scultura e grafica, nella Sala Conferenze della Biblioteca "Cesare Zavattini" di Felonica Po (MN). 


Presso la Fondazione Corrente di Milano ritorna, dal 28 febbraio al 13 marzo 1991, con una mostra personale di dipinti degli anni '30 di nuovo con presentazione di Mario De Micheli. 


Dal 15 al 27 giugno, interviene, nel Palazzo Ducale di Revere (MN), alla mostra "Po Padre e Padrone" con l'opera in bronzo Diga di Occhiobello n. I. Nel 1992, partecipa alla rassegna "Scultura italiana del primo '900" inaugurata presso il Castello di Mesola e poi iterata prima alla Fortezza Priamar di Savona, quindi a Palazzo Braschi a Roma. 


Nel 1995 figura alla rassegna "Il Po del '900 arte, cinema, letteratura", a cura di Laura Gavioli al Castello di Mesola in provincia di Ferrara. Lo stesso anno partecipa alla "Sedicesima Biennale Internazionale del Bronzetto e della Piccola Scultura Padova 95" con l'opera Le Madri. 


Nel 1996 viene presentato su Arte mensile di arte, cultura e informazioni edito da Giorgio Mondadori. 

Muore il 4 giugno 1997 a Verona, viene sepolto nel Cimitero di Sermide, dove numerose sue sculture decorano le tombe dei suoi famigliari. 


Una sua acquaforte è inserita nella mostra "Il segno inciso. L'Incisione mantovana del novecento", che si tiene presso la Pinacoteca di Quistello, dal 20 dicembre 1997 al 13 febbraio 1998. Nel 1998, viene ricordato con una prima mostra antologica postuma, che si tiene nella chiesa di San Romano a Ferrara. 


Sue opere si trovano in chiese, collezioni pubbliche e private, ecc. a Venezia: Basilica di S. Marco. Chiesa della Pietà, Galleria Seminario Patriarcale, Convento Clausura Suore bianche del Lido; a Como: Salesianum; a Sermide: Villa Magnaguti; ecc. Numerosi giornali e riviste letterarie e d'arte hanno pubblicato disegni, incisioni, fotografie di suoi lavori: L'Arena, Vita Veronese (Verona): L'Avvenire d'Italia (Bologna); La Voce di Mantova, Gazzetta di Mantova. Archivio (Mantova); II Gazzettino, Corriere Veneto, Gente Veneta, Il Giornale delle Venezie, Il Diario (Venezia); Corrente (Milano); Termini (Fiume); Azione Fucina. Coscienza, La Scuola e l'Uomo, II Notiziario d'Arte (Roma); Humanitas (Brescia): Arte Triveneta (Padova).

Altri momenti importanti della sua vita

nel 1948 tiene una personale di scultura a carattere religioso all’Opera Bevilacqua la Masa, Venezia

dal 1955 al 1968 Direttore Istituto Statale d’Arte di Castelmassa (RO)

nel 1961 è alla Quadriennale di Roma

dal 1968 al 30 Novembre 1974 Direttore dell’Istituto Statale d’Arte “Nani” di Verona

Anni ’80 riespone alla Fondazione Corrente di Milano

Anni ’90 espone al Castello Estense della Mesola

Anni ’90 partecipa alla Biennale di Bronzetto di Padova
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